Ci sono automobili che raccontano la storia dell’automobilismo italiano meglio di qualsiasi libro, e la Alfa Romeo 6C 1750 Supercharged carrozzata Cesare Sala del 1932 è una di queste.
Un capolavoro d’ingegneria e stile, simbolo dell’epoca d’oro in cui le vetture non venivano prodotte: venivano create, a mano, con la stessa dedizione di un’opera d’arte.

Il suo motore sei cilindri in linea da 1.752 cm³, sovralimentato con un compressore Roots, sprigiona circa 90 cavalli (66 kW), una potenza sorprendente per il periodo, capace di spingere questa 6C oltre i 150 km/h.
Il tutto unito a un cambio manuale a quattro marce, trazione posteriore e una distribuzione dei pesi che rendeva la guida precisa, diretta, piena di vita.

Ogni dettaglio di questo esemplare racconta una storia di autenticità e rispetto: auto completamente originale, motore restaurato con circa 15.000 km percorsi da restauro, conservata in modo impeccabile da un collezionista privato di Lugano, custode appassionato di rarità italiane.

La carrozzeria Cesare Sala, scolpita a mano in alluminio, è pura armonia di proporzioni: cofano allungato, coda rastremata, griglia sottile e finiture d’epoca che trasmettono eleganza anche da ferma.
È una delle pochissime 6C 1750 Supercharged sopravvissute in queste condizioni: integra, autentica, e oggi proposta a un livello di valore e originalità quasi impossibile da replicare.

Questa Alfa non è solo un’auto da collezione: è un simbolo di raffinatezza meccanica e bellezza artigianale, una vettura nata per correre e sopravvissuta per incantare.
Ogni sua linea, ogni rumore, ogni vibrazione riporta al tempo in cui Alfa Romeo dominava le corse e l’Italia costruiva i sogni su quattro ruote più belli del mondo.